ORIETTABERTI
 
 
  Tutti i diritti riservati © Settembre 2005
 
 
  Stasera ti dico di no
 
  
  
 
 
 
  “Stasera ti dico di no”
  Seconda parte
 
 
 
  "... Io sono attaccata alla mia terra, alla mia famiglia..."  
 
 
  "... E sono attaccata soprattutto alla mia gente, perché mi dicono le cose davanti, subito, senza complimenti. 
  Mi incontrano il giorno dopo di una trasmissione televisiva e mi dicono: “Orietta, ma come ti hanno fatta grassa ieri sera, 
  tu non sei mica così”. Oppure: “Orietta, non mi è mica piaciuta tanto quella canzone lì che hai cantato". 
  Oppure: “quell’altra canzone invece, mi piace. E' una marcetta allegra, si ricorda subito”. 
  A me piace la gente così..." 
   
 
 
  "... E poi mi piacciono gli animali. Mi sono sempre piaciuti, fin da piccola. 
  Ne ho tanti: i gatti, i conigli e i porcellini d’india..." 
   
 
 
  "... il cavallo, l’asino, le caprette africane..." 
   
 
 
  "... e soprattutto i cani, ne ho dieci adesso. Per me gli animali sono importanti, capiscono tutto. 
  Quando sono stanca del lavoro, vado dai miei cani e me ne sto un’ora o due con loro. 
  Sarà stupido dirlo, io non credo, ma mi raccontano tante cose e io gli parlo e gli dico le cose anch’io. 
  Pensare che non mi vedono quasi mai e chi gli dà da mangiare è mia madre, ma agli altri rugnano a me no. 
  Purtroppo li vedo poco perché sono sempre in giro, ci sono tanti impegni per il lavoro..."
   
 
 
  "... Per esempio, l’incisione dei dischi. 
  E’ una cosa lunga e complicata, anche dopo che la canzone è stata scelta..."
   
 
 
  "... Prima si deve incidere la base orchestrale; innanzitutto, la parte ritmica... il coro… poi il pianoforte…" 
   
 
 
  "... Poi i violini, le viole, i violoncelli. Gli archi insomma..."  
   
 
 
   "... Si fa un primo nastro. Io poi incido la voce su quel nastro..."  
   
 
 
  Orietta Berti durante l'incisione di "Ancora un po' con sentimento" 
 
 
  "... Non è come davanti al pubblico in un qualsiasi locale. A me il pubblico mi dà una grande forza. 
  Nella buona stagione canto ogni sera o quasi. Non è solo per guadagnare, ma perché il mio lavoro mi piace 
  e mi piace il pubblico. Finisce che ogni volta canto 30-35 canzoni, tutte nella giusta tonalità, 
  senza stancarmi mai. Io quando canto sto bene e loro mi ascoltano, non ballano neanche, quasi mai. 
  Qualche volta, solo se glielo dico io e mica tutti, solo qualche coppietta..."  
 
 
  "... Poi, la sera, Osvaldo e io torniamo a dormire a casa. Anche se siamo un bel po' lontani. A noi piace così..."  
 
 
  "... Ecco qua, non c'è altro da dire. Una cosa sì: con molti cosiddetti "esperti", ce l'ho su parecchio. 
  Hanno anche trovato da dire perché canto e incido le canzoni folk. Ma io le ho sempre cantate! 
  Se le cantano gli altri è folk,  se le canto io dicono che sono canzonette.
  Mah, dopotutto non m'importa molto, tanto continuo a cantarle lo stesso. Eccole qua, sono brevissime..." 
 
 
  "... Una mantovana, che adesso tutti conoscono..." 
  (Teresina imbriaguna) 
 
 
  "... Una veneziana bellissima..." 
   (La biondina in gondoeta) 
 
 
  "... Una piemontese, che è un po' da ballo e un po' una marcetta..." 
  (La monferrina) 
 
 
  "... E per finire, una delle mie canzoni preferite, della mia terra. 
  Chissà quanti giovani, emigranti, soldati, l'hanno ascoltata o cantata pensando alla loro casa con nostalgia..." 
   (Romagna mia)
 
 
  SIGLA DI CHIUSURA
 
 
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
 
  
  
  
  
  
  
 
 
 
  "... Ma questa, dopotutto, non è casa mia; Io è come se non avessi ancora una casa. 
  Questo è il mio sogno! Questa casa di campagna col podere intorno, vicino a Quattro Castella; 
  le faccio il filo da tanti anni. Per me è perfetta perché non è ne grande ne piccola, è giusta. 
  E poi queste colline del reggiano sono così belle..." 
 
 
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
 
 
  
  
  
 
  "... Non è facile, perché un disco è importante 
  che sia il più possibile perfetto
  e si finisce col re-incidere 
  mille volte lo stesso pezzetto finché il
   risultato è veramente buono…" 
 
  
  
  
 
  “…Dopo un'incisione sono stanca, perché per me è faticoso. Difficile cantare davanti a un microfono e basta...." 
 
  
  
  
  
  
  
  
  
  
 
 
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
 
 
 
 
  
  
  
  
  
  
  
 