ORIETTABERTI
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Stasera ti dico di no
“Stasera ti dico di no” Seconda parte
"... Io sono attaccata alla mia terra, alla mia famiglia..."  
"... E sono attaccata soprattutto alla mia gente, perché mi dicono le cose davanti, subito, senza complimenti. Mi incontrano il giorno dopo di una trasmissione televisiva e mi dicono: “Orietta, ma come ti hanno fatta grassa ieri sera, tu non sei mica così”. Oppure: “Orietta, non mi è mica piaciuta tanto quella canzone li che hai cantato". Oppure: “quell’altra canzone invece, mi piace. E' una marcetta allegra, si ricorda subito”. A me piace la gente così..."  
"... E poi mi piacciono gli animali. Mi sono sempre piaciuti, fin da piccola. Ne ho tanti: i gatti, i conigli e i porcellini d’india..."  
"... il cavallo, l’asino, le caprette africane..."  
"... e soprattutto i cani, ne ho dieci adesso. Per me gli animali sono importanti, capiscono tutto. Quando sono stanca del lavoro, vado dai miei cani e me ne sto un’ora o due con loro. Sarà stupido dirlo, io non credo, ma mi raccontano tante cose e io gli parlo e gli dico le cose anch’io. Pensare che non mi vedono quasi mai e chi gli da da mangiare è mia madre, ma agli altri rugnano a me no. Purtroppo li vedo poco perché sono sempre in giro, ci sono tanti impegni per il lavoro..."  
"... Per esempio, l’incisione dei dischi. E’ una cosa lunga e complicata, anche dopo che la canzone è stata scelta..."  
"... Prima si deve incidere la base orchestrale; innanzitutto, la parte ritmica... il coro… poi il pianoforte…"  
"... Poi i violini, le viole, i violoncelli. Gli archi insomma..."    
 "... Si fa un primo nastro. Io poi incido la voce su quel nastro..."    
Orietta Berti durante l'incisione di "Ancora un po' con sentimento"
"... Non è come davanti al pubblico in un qualsiasi locale. A me il pubblico mi da una grande forza. Nella buona stagione canto ogni sera o quasi. Non è solo per guadagnare, ma perché il mio lavoro mi piace e mi piace il pubblico. Finisce che ogni volta canto 30-35 canzoni, tutte nella giusta tonalità, senza stancarmi mai. Io quando canto sto bene e loro mi ascoltano, non ballano neanche, quasi mai. Qualche volta, solo se glielo dico io e mica tutti, solo qualche coppietta..." 
"... Poi, la sera, Osvaldo e io torniamo a dormire a casa. Anche se siamo un bel po' lontani. A noi piace così..."  
"... Ecco qua, non c'è altro da dire. Una cosa si: con molti cosiddetti "esperti", ce l'ho su parecchio. Hanno anche trovato da dire perché canto e incido le canzoni folk. Ma io le ho sempre cantate! Se le cantano gli altri è folk,  se le canto io dicono che sono canzonette. Mah, dopotutto non m'importa molto, tanto continuo a cantarle lo stesso. Eccole qua, sono brevissime..."
"... Una mantovana, che adesso tutti conoscono..." (Teresina imbriaguna)
"... Una veneziana bellissima..."  (La biondina in gondoeta)
"... Una piemontese, che è un po' da ballo e un po' una marcetta..." (La monferrina)
"... E per finire, una delle mie canzoni preferite, della mia terra. Chissà quanti giovani, emigranti, soldati, l'hanno ascoltata o cantata pensando alla loro casa con nostalgia..."  (Romagna mia)
SIGLA DI CHIUSURA
"... Ma questa, dopotutto, non è casa mia; Io è come se non avessi ancora una casa. Questo è il mio sogno! Questa casa di campagna col podere intorno, vicino a Quattro Castella; le faccio il filo da tanti anni. Per me è perfetta perché non è ne grande ne piccola, è giusta. E poi queste colline del reggiano sono così belle..."
"... Non è facile, perché un disco è importante che sia il più possibile perfetto e si finisce col re-incidere mille volte lo stesso pezzetto finché il  risultato è veramente buono…"
“…Dopo un'incisione sono stanca, perché per me è faticoso. Difficile cantare davanti a un microfono e basta...."