Il nostro arrivo all'aeroporto "Antananarivo-Ivato".    
Una veduta del mercato di Tananarive     
Qui siamo insieme io ed Osvaldo nel bellissimo mercatino di Tananarive. Ricordo i colori forti delle mercanzie e le forme strane, o meglio differenti dal nostro occhio abituale, di oggetti e merci. Oggi con la globalizzazione, siamo abituati ad oggetti esotici e provenienti da altre culture, ma allora (negli anni ’70) non era una consuetudine come oggi, quindi ricordo la sorpresa e la gioia nello scoprire le caratteristiche di questi oggetti di artigianato che rispecchiavano gli usi e la cultura del Madagascar.     
A sinistra: L’albero del viandante era non solo un monumento naturale della splendida vegetazione dell’isola, ma un luogo di ritrovo per coloro che condividevano il cammino. Una sorta di “stazione ferroviaria” delle nostre città, dove si attendevano i viaggiatori al suono dei tamburi. A destra, eccomi nella torrida ed assolata periferia della capitale.      
In visita nei vari villaggi, con Padre Ugolino Vagnuzzi.    
Qui e nella foto sotto, mi trovo in compagnia di alcune ragazze della tribù Merina.    
Una ragazza, un bimbo e una giovane mamma della tribù Merina.
Ancora con Padre Ugolino Vagnuzzi durante il viaggio.     
ORIETTABERTI
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Viaggi all’estero
MADAGASCAR 1972 Tananarive (oggi Antananarivo)